Cancro alla prostata
Il cancro alla prostata è uno dei tumori più comuni che colpisce gli uomini e in Italia è attualmente la neoplasia più frequente tra i maschi e rappresenta oltre il 20% di tutti i tumori diagnosticati a partire dai 50 anni di età1.
Il cancro alla prostata può progredire rapidamente e diffondersi, ma spesso ha un decorso lento e tende a rimanere all’interno della ghiandola prostatica per anni (cancro localizzato). Nelle fasi iniziali, la malattia non presenta sintomi. Tuttavia, quando il tumore si sviluppa, può invadere e danneggiare i tessuti circostanti o diffondersi in altre aree del corpo (metastasi).
Per lo screening del cancro alla prostata si possono utilizzare diversi esami, tra cui la misurazione dell’antigene prostatico specifico (PSA), che determina il livello di questa proteina nel sangue. Questo test viene spesso utilizzato in combinazione con l’esplorazione rettale digitale.
Un livello elevato di PSA può indicare la presenza di un tumore alla prostata. In questi casi, normalmente, vengono suggeriti altri esami come biopsia e/o risonanza magnetica multiparametrica. Se viene diagnosticato un tumore alla prostata, lo stadio della malattia indica al medico quanto si è diffuso il tumore e lo aiuta a decidere la migliore opzione terapeutica.
Bibliografia
- Linee Guida AIOM 2021
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